Cronaca
Smantellata in bergamasca banda specializzata in furti d’auto
Smantellata in bergamasca banda specializzata in furti d’auto. Ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due soggetti italiani già noti alle Forze dell’Ordine
![furti auto bergamo](https://www.valseriananews.it/wp-content/uploads/2025/02/furti-auto-bergamo.jpg)
Il 12 febbraio i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Bergamo, coadiuvati nella fase esecutiva da militari della Compagnia Carabinieri di Zogno, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bergamo, nei confronti di due soggetti italiani, residenti nella bergamasca, già noti alle Forze dell’Ordine, accusati entrambi del furto aggravato, in concorso, di tre Land Rover Defender. Uno dei due è anche accusato di riciclaggio, per aver falsificato il numero di telaio di una Mercedes GLC oggetto di appropriazione indebita.
L’operazione che ha condotto all’arresto
L’operazione scaturisce da un’approfondita indagine condotta dalla Sezione Operativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, che ha portato alla luce un articolato sistema di furti d’auto di lusso, in particolare Land Rover Defender, che nel 2024 imperversava nella provincia di Bergamo. Grazie ad un’attenta analisi dei sistemi di videosorveglianza ed a sofisticate tecniche investigative, è stato possibile identificare e fermare i presunti responsabili di questa serie di colpi.
Come veniva effettuato il furto d’auto
Secondo quanto emerso, i soggetti coinvolti agivano con un modus operandi preciso e collaudato: individuavano le vetture di interesse, le pedinavano per diversi chilometri e, una volta certi delle condizioni favorevoli, entravano in azione con strumenti altamente tecnologici. Tra questi, un dispositivo in grado di bypassare i sistemi di sicurezza delle auto e un rilevatore di frequenze per individuare eventuali dispositivi di tracciamento.
Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia di un cittadino che, dopo aver parcheggiato il proprio fuoristrada, se l’è visto sottrarre nel giro di pochi minuti. Da quel momento, l’attenzione degli investigatori si è concentrata su una serie di furti simili, fino a far emergere che dietro questi episodi si celava una rete criminale, attiva nei furti d’auto e nel loro riciclaggio e ricettazione.
A completare il quadro, una serie di operazioni di pedinamento che hanno condotto gli inquirenti a un capannone dove le auto venivano occultate, modificate e preparate per l’esportazione. Qui, durante una perquisizione, sono stati rinvenuti strumenti per la riprogrammazione delle centraline, targhe false e documenti alterati. Un business illegale che, secondo le prime stime, fruttava decine di migliaia di euro.
L’indagine, tuttavia, non è terminata: gli inquirenti stanno verificando se vi siano altri soggetti coinvolti e se il giro d’affari sia ancora più esteso di quanto emerso finora.
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