Cronaca
Farmacista condannata a pagare per la truffa delle ricette falsificate
Una farmacista di Clusone è stata condannata a pagare un milione di euro all’Ats per la truffa del 2021 delle ricette falsificate
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E. P., farmacista di Clusone, è stata condannata dalla Corte dei conti a risarcire per 1.129.260,75 euro, per danno patrimoniale e d’immagine l’Ats di Bergamo.
La causa risale al 2021 quando la donna venne accusata di falso e truffa aggravata per aver modificato delle ricette mediche per farmaci mai prescritti, a carico del Sistema sanitario per pazienti (esenti) che avevano subìto un trapianto di fegato. Tra il 2020 e il 2021 la donna era in servizio a Vilminore di Scalve.
A luglio 2023 patteggiò due anni con la condizionale davanti al gup Lucia Graziosi. Ma ora la Corte dei Conti batte cassa per il danno economico arrecato.
All’epoca dell’arresto (la donna finì ai domiciliari) dopo i controlli dei carabinieri del Nas, ad aprile 2021, le furono sequestrati conti e beni per 800 mila euro confiscati dopo la sentenza. Ora agli 800 mila euro si aggiunge la maxi cifra decisa dalla Corte dei conti. Una sentenza che la farmacista, assistita dagli avvocati Saul Monzani e Carlo Pressiani, non sarebbe intenzionata a impugnare, come riporta oggi il Corriere Bergamo.
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