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Cronaca

Come sta andando la chiusura delle strade di Gorle e le reazioni

Bocciatura da parte dei comuni limitrofi e dei pendolari alla misura sperimentale di chiusura di due strade a Gorle avviata da meno di 10 giorni

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Bocciatura da parte dei comuni limitrofi e dei pendolari alla misura sperimentale di chiusura di due strade a Gorle avviata da meno di 10 giorni: il provvedimento, adottato dal Comune che esprime soddisfazione, sta paralizzando il traffico sulle altre arterie viabilistiche. In particolare sulla Statale 671  e sulla Strada Provinciale 35. In compenso a Gorle transitano circa 650 veicoli in meno con meno smog e traffico.

Scontento da parte di numerosi automobilisti è espresso nel gruppo Facebook Viabilità in Valle Seriana. Alla chiusura degli accessi da Gorle nell’ora di punta della mattinata, si sono opposti i Comuni di Torre Boldone e Ranica in questo comunicato in cui si augurano anche che non sia una scelta che possa diventare definitiva.

Le perplessità sulla chiusura della strade a Gorle nel comunicato di Ranica e Torre Boldone

Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale di Gorle ha sottolineato più volte l’effetto positivo sulla viabilità del Comune (circa 650 veicoli al giorno in meno) delle chiusure al traffico messe in atto ai varchi con Ranica e Torre Boldone. Peccato che non si sia chiesta dove questo traffico, che non poteva scomparire, si sia riversato: ovvero, come tanti automobilisti hanno constatato e come è emerso anche dalle rilevazioni dei passaggi tramite telecamere, sulla SP 35, sull’asse della vecchia provinciale fra le vie Marconi, Palazzolo e Reich in direzione Bergamo, sullo snodo di via Bugattone (con un incremento di 200 veicoli) e su altre vie secondarie fra Ranica e Torre, aggravandone ulteriormente il congestionamento.

Prima della sperimentazione avviata da Gorle, sulle principali direttrici di traffico in bassa Valle Seriana si registravano già diverse criticità dovute a incidenti, chiusure della galleria di Montenegrone e lavori in corso. Specialmente in caso di emergenze, chiudere i percorsi alternativi non può che peggiorare la situazione. Se tutti i Comuni adottassero limitazioni al traffico, la situazione già critica diventerebbe insostenibile.

Fermo restando le competenze sulle strade comunali delle singole amministrazioni, il buon senso e un corretto comportamento avrebbero richiesto a Gorle di condividere con i Comuni limitrofi decisioni che comportano criticità per gli stessi. Sarebbe stato opportuno attendere l’esito dell’intervento, ormai prossimo e già finanziato, per snellire il traffico all’incrocio tra le vie Correnti e Martinella.

Invece, una volta deciso di avviare la sperimentazione, l’amministrazione di Gorle non si è nemmeno preoccupata di installare o concordare l’installazione di opportune segnalazioni sulle chiusure in corrispondenza dei varchi con il proprio territorio e alle uscite della SP 35. Per martedì 18 marzo è previsto un nuovo incontro sull’argomento in Prefettura. Ci auguriamo che in quella occasione non ci venga comunicato che la sperimentazione di Gorle diventerà una scelta definitiva.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Paolo

    12 Marzo 2025 at 12:09

    Auspichiamo un tempestivo intervento del Prefetto; quanto deciso arbitrariamente dal comune di Gorle, oltra a quanto già desctitto nell’articolo, rappresenta un pericolo per l’ordine pubblico oltre che un ostacolo al traffico pendolare e non. Si auspica inoltre un intervento sanzionatorio nei confronti di suddetta amministrazione per l’inutile danno causato in questi giorni, che scoraggi simili iniziative future. E’ ormai assodato che il rapporto sostenibiltà/benefici per gli shieramenti DEM non rientra nei parametri di valutazione.

  2. Tom

    12 Marzo 2025 at 12:17

    “Scontento da parte di numerosi automobilisti…”.
    É un eufemismo vero!? 

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