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Economia & Lavoro

Fallimento compagnia assicurativa FWU: oltre 1000 i risparmiatori bergamaschi coinvolti

Fallimento compagnia assicurativa FWU: “Occhio alle polizze” da ADICONSUM. Si apre il fronte dei risarcimenti

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Il fallimento della compagnia assicurativa FWU Life Insurance Lux S.A. sta avendo pesanti ripercussioni anche sui risparmiatori bergamaschi. La liquidazione amministrativa della società, decisa il 31 gennaio 2025 dal Tribunale del Lussemburgo, ha scosso il mondo assicurativo europeo e italiano. Questa compagnia assicurativa, attiva nel ramo vita, ha coinvolto circa 120.000 risparmiatori italiani ed esposto un ammanco stimato di oltre 360 milioni di euro. Anche in bergamasca potrebbero essere oltre 1000 i risparmiatori coinvolti.

Secondo quanto emerso dalla sentenza lussemburghese, Fwu Life operava anche attraverso la vendita di polizze unit linked, prodotti finanziari strutturati come piani di risparmio assicurativo a lungo termine, con premi ricorrenti e durate che potevano estendersi fino a 30 anni. 

Abbiamo esaminato molte situazioni e riscontrato un elemento ricorrente – dice Mina Busi, presidente di ADICONSUM Bergamo: i risparmiatori hanno sottoscritto queste polizze convinti di fare un investimento sicuro, adatto a finalità previdenziali o di tutela del risparmio familiare, ora rischiano di perdere gran parte dei loro risparmi. Molti contratti prevedevano versamenti periodici per anni, senza che i sottoscrittori fossero consapevoli del funzionamento reale del prodotto. In alcuni casi, persone che pensavano di accumulare risparmi per la pensione hanno scoperto che gran parte dei loro versamenti iniziali erano stati assorbiti dalle commissioni. Le polizze sottoscritte, commercializzate come prodotti a basso rischio, erano in realtà polizze Unit Linked, legate all’andamento dei mercati finanziari”.

ADICONSUM Bergamo ha avuto modo di esaminare casi di liberi professionisti che hanno versato 100 euro al mese per anni, pensando di costruire un fondo pensione, e oggi si trovano con un valore di riscatto di gran lunga inferiore a quanto versato. Anche i piccoli risparmiatori sono stati colpiti duramente. C’è chi ha  versato 11.000 euro in cinque anni, pensando a una pensione integrativa. Ora, il valore stimato del suo investimento è di appena 2.800 euro.

Data la complessità della situazione – continua Busi -, è essenziale affidarsi a canali ufficiali ed evitare promesse di recuperi facili, che potrebbero rivelarsi truffe. ADICONSUM continuerà a monitorare il caso FWU Life, sollecitando interventi da parte delle istituzioni per garantire la massima tutela dei risparmiatori coinvolti. Un altro elemento emerso dalla sentenza riguarda il comportamento dei revisori dei conti di Fwu Life Insurance. Questi ultimi, a seguito della scoperta di alcune pratiche di occultamento contabile, hanno ritirato le proprie relazioni ai bilanci della compagnia nel novembre 2024, quando la situazione finanziaria era ormai già compromessa. Questo comportamento è stato ritenuto anomalo e ha sollevato interrogativi sulla trasparenza delle pratiche contabili adottate dalla società lussemburghese”.

Entro il 31 luglio 2025, il liquidatore invierà agli assicurati un documento contenente una dichiarazione di credito precompilata, che indicherà l’importo riconosciuto. Agli assicurati spetta il compito di confrontare questo valore con il rendiconto della polizza al 31 dicembre 2023, aggiungendo le somme versate nel 2024. Nel caso di discrepanze bisogna presentare una richiesta formale, corredata da documenti giustificativi, entro il 31 gennaio 2028.  

ADICONSUM invita tutti i risparmiatori coinvolti a informarsi e attivarsi per tutelare i propri diritti. L’associazione sta fornendo assistenza per verificare le posizioni individuali, valutare le possibilità di recupero dei fondi e seguire l’iter della liquidazione.

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