Traffico nell’hinterland di Bergamo, Casati: “Serve un approccio condiviso”

Anche il consigliere regionale del PD Davide Casati, affronta il problema del traffico nell’hinterland di Bergamo, focalizzando l’attenzione sul caso di Gorle che in questi giorni sta mettendo a dura prova i pendolari della Val Seriana.

“Il traffico è un problema globale, perché le auto non si fermano ai confini dei singoli Comuni, e non può essere affrontato (solo) con soluzioni locali – commenta Casati -. La recente chiusura messa in atto da Gorle è l’ennesima conferma della necessità di un approccio condiviso, sovracomunale e di sistema per quanto riguarda la viabilità dell’hinterland est e delle collegate arterie che confluiscono dalla valle e dall’hinterland verso il capoluogo. Se ciascuno va per conto suo, si migliora da una parte peggiorando dall’altra, e il bilancio per il territorio sarà sempre negativo”.

Necessario lasciare da parte i campanilismi

“È necessario lasciare da parte le logiche campanilistiche – prosegue Casati – e gettare lo sguardo oltre ai confini di ‘casa nostra’, perché se vogliamo davvero trovare soluzioni al traffico nella parte dell’hinterland est non possiamo fare ognuno un pezzettino, ma dobbiamo mettere insieme tutte le esigenze e trovare una risposta globale, che magari non è l’ottimale per ciascuno ma è la migliore possibile per tutti”.

“Bisogna che Comuni, Provincia e Regione si vedano, approfondiscano i flussi di traffico, avviando con concretezza percorsi di progettazione che, a partire dall’intervento alla Martinella (per cui abbiamo ottenuto il finanziamento regionale), apra un capitolo di opere necessarie per il territorio e i cittadini, valutando anche la soluzione delle strada di penetrazione da est. L’auspicio è che oggi i tempi siano maturi, dopo decenni di attesa e nessun intervento risolutivo in proposito. Insieme ai colleghi consiglieri bergamaschi chiederemo alla commissione regionale V Infrastrutture e mobilità presieduta da Jonatan Lobati di audire le realtà territoriali interessate alla mobilità dell’hinterland est e della Valle Seriana”.

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