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Atalanta di lotta e di rabbia, ma l’Inter è più forte: al Gewiss Stadium è 0-2
Atalanta di lotta e di rabbia, ma l’Inter è più forte: al Gewiss Stadium è 0-2 ma la corsa scudetto non è ancora finita

Un’ occasione importante giocata con la giusta carica e qualche rimpianto. Finisce 0-2 a Bergamo il posticipo di serie A fra Atalanta e Inter sfida di vertice della 29esima di campionato. L’Atalanta tiene testa (alta) ai titolati milanesi per un tempo, poi capitola su corner e rimanendo in dieci.
Gasperini in partenza conferma di fatto la formazione che ha maramaldeggiato sulla Juve a Torino con lo 0-4 di settimana scorsa, inserendo il solo Pasalic al posto di Cuadrado infortunato. La mossa punta a dar maggior peso al centrocampo, dove l’Inter schiera i tenori Barella, Mikhitaryan e Chalanoglu.
In campo ci sono Carnesecchi, Djimsiti, Hien, Kolasinac, Bellanova, De Roon, Ederson, Zappacosta, Pasalic, Lookman e Retegui. L’avvio è di marca interista e il primo squillo arriva all’ottavo con un incrocio da antologia Lautaro-Thuram sulla trequarti. Il francese si presenta solo davanti a Carnesecchi e colpisce un clamoroso palo interno.
L’Atalanta, evitato il gol, cresce di intensità e riesce progressivamente a tagliare i riforimenti alle punte di Inzaghi. Al 18′ cross di De Roon dal vertice sinistro dell’area che trova un perentorio stacco di Pasalic in area. La parata di Sommer (deviazione in corner sopra la traversa) è da applausi. L’ equilibrio ritrovato è ora certificato anche dalle occasioni da rete. Per il resto del tempo la partita si mantiene intensa, con capovolgimenti di fronte e confronti uno contro uno che per parte atalantina vedono Lookman superare spesso Pavard, ma senza poi ritrovare la finalizzazione risolutiva.
Al riposo si va con il risultato di 0-0.Nella ripresa dopo cinque minuti un primo episodio che cambia la partita, purtroppo in negativo. Zappacosta si salva in corner su ripartenza interista, ma la battuta viene bloccata per oltre sei minuti per consentire i soccorsi a un tifoso del settore ospiti vittima di un malore.
Al momento di riprendere il gioco l’Atalanta non riaccende la giusta tensione e il cross del turco trova Carlos Augusto liberissimo in area che di testa insacca industurbato: 0-1. Gasperini decide da subito l’all in, inserendo Ruggeri a sinistra (fuori Bellanova e Zappacosta a destra) e De Ketelaere (fuori Pasalic). Entrano anche Maldini e Samardzic (fuori Djimsiti e Retegui) e difesa che passa a quattro.
Il secondo episodio arriva all’81’, con Thuram che spinge Ederson intervenuto in copertura, costringendo l’atalantjno a sparare in corner. Massa non fischia il fallo ed Ederson viene ammonito per protesta. Reitera le sue rimostranze e Massa invece di avere il buonsenso di lasciar perdere, estrae il secondo giallo e lascia l’Atalanta in dieci. Qua la partita finisce, entra Brescianini per Lookman per dare equilibrio, ma a far calare il sipario è lo 0-2 di Lautaro in ripartenza. Gasperini, ancora infuriato per l’espulsione di Ederson, viene espulso.
Il finale è quasi proforma, ma c’è ancora il tempo di vedere un miracolo di Carnesecchi su Frattesi e l’espulsione (tardiva) di Bastoni per doppio giallo. Finisce 0-2, con l’Inter in vetta a +3 sul Napoli e +6 sull’Atalanta, che mantiene comunque un importante +6 sulla Juventus quinta, a oggi fuori dalla zona Champions. Ci sono ancora nove partite, buove sfide tutte da giocare.Adòss!
Giambattista Gherardi
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