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Il crollo c’è e si vede: Atalanta battuta dalla Lazio, zona Champions sempre più a rischio

L’Atalanta viene battuta a Bergamo anche dalla Lazio, inanella la terza sconfitta di fila dopo l’illusoria vittoria con la Juve

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foto Atalanta.it

Il sortilegio del Gewiss Stadium continua: l’Atalanta viene battuta a Bergamo anche dalla Lazio, inanella la terza sconfitta di fila dopo l’illusoria vittoria con la Juve e si ritrova in piena bagarre per conservare un posto nell’Europa che conta.

Gasperini rispetto alla partita persa contro la Viola a Firenze inserisce Cuadrado in avanti sulla destra al posto di De Ketelaere, replicando di fatto la mossa che aveva dato ottimi frutti a Torino contro la Juventus. Allora furono bloccate alla fonte le offensive di Cambiaso, questa volta a dover restare “basso” è stato Nuno Tavares, più volte trovatosi a metà strada fra Cuadrado, Bellanova e spesso anche Djimsiti. In campo ci sono Carnesecchi, Djimsiti, Hien, Kolasinac, Bellanova, De Roon, Ederson, Zappacosta, Cuadrado, Lookman, Retegui. Se a destra la superiorità numerica non porta a traversoni apprezzabili, a sinistra le opportunità sono più concrete, con Zappacosta e Lookman spesso sostenuti da Kolasinac.

Su entrambi i fronti non arrivano però pericoli dentro l’area e le difese hanno sempre buon gioco. Sul taccuino per i neroazzurri solo tanti corner, per la Lazio un salvataggio di testa di Kolasinac dopo che Carnesecchi era stato saltato sul lato corto di sinistra. Troppo poco per sbloccare il risultato. Da segnalare l’uscita per infortunio di Nuno Tavares al 34′ e l’ammonizione di Rovella per fallo su De Roon.

Nella ripresa dopo cinque minuti c’è una fiammata dell’Atalanta, che dopo un fraseggio da fallo laterale fra Zappacosta e Lookman libera Retegui al tiro sottomisura. Sembra un gol fatto e invece Mandas si trova sulla traiettoria del pallone e devia d’istinto in corner. Resterà di fatto l’unico tiro in porta delle ultime due partite. Cinque minuti dopo arriva invece il gol dei biancoazzurri, con Hien e Kolasinac che si ostacolano lasciando campo a Dele Bashiru.

Il numero 7 di Baroni serve il neo entrato Isaksen (al posto di Tchouna) che non sbaglia: 1-0. L’Atalanta va in confusione tattica e la reazione è poco lucida. Ancor meno lo è lo staff in panchina, che dopo l’inserimento di De Ketelaere per Cuadrado, chiama al cambio Lookman (!!).

Gasperini manda tutti al diavolo per l’errore, ma ormai il nigeriano è uscito e la sostituzione va fatta: dentro Samardzic. Entrano anche Maldini per Retegui e Brescianini per Ederson. Ma nulla cambia, solo un pò di cuore e pochissime idee, pure confuse. Il cammino per tornare in Champions non è mai stato tanto in bilico. Spiace dirlo, ma il crollo c’è.

dal nostro inviato allo stadio, Giambattista Gherardi 

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