CronacaLa Valle nel VIRUS
L’epidemia colposa in forma omissiva è configurabile: si riscrive la storia della pandemia in Italia
L’epidemia colposa in forma omissiva è configurabile. Storica sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite

L’epidemia colposa in forma omissiva è configurabile: così si potrà riscrivere giuridicamente la storia della pandemia in Italia e le responsabilità. Oggi le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione hanno emanato una decisione che radicalmente cambia lo scenario giuridico del reato di epidemia colposa e che potrebbe far riaprire i procedimenti italiani sulla gestione della pandemia nel 2020.
Epidemia colposa in forma omissiva: la Procura di Bergamo ha fatto giurisprudenza
Oggi infatti le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno deciso che il reato di epidemia colposa in forma omissiva è configurabile ribaltando, di fatto, tutte le pronunce in cui è stata disposta l’archiviazione in base ad una legge del 1929 che prevedeva che il reato di epidemia ci fosse solo se taluno sparge il virus nel mondo.
“E’ chiaro che questa decisione riapre tutti gli scenari processuali e cercheremo di riaprire i processi ed, in ogni caso, questa pronuncia non può non essere parte del procedimento penale avanti il Tribunale di Roma radicato nei confronti degli ex direttori generali della prevenzione presso il Ministero della Salute – commentano i legali del team che segue i familiari delle vittime del Covid Consuelo Locati, Giovanni Benedetto, Luca Berni, Alessandro Pedone e Piero Pasini”.

i familiari e i legali fuori dalla Procura di Bergamo nel 2023
Di fatto la decisione di oggi delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione su ricorso originato dal Tribunale di Sassari conferma la ragionevolezza della maxi indagine della Procura di Bergamo che aveva indagato 20 persone tra politici e tecnici e dà atto della validità della battaglia di verità e giustizia portata avanti da 5 anni dai familiari delle vittime e dai loro avvocati.
La decisione della Suprema Corte di Cassazione
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