Cronaca
La Lombardia tutela e sostiene le bande musicali, fanfare, cori e gruppi folk
Approvata la legge per la tutela, valorizzazione, promozione e sostegno alle bande musicali, fanfare, cori e gruppi folk della Lombardia

La musica lombarda ottiene finalmente il riconoscimento che merita. Oggi, in Consiglio regionale, è stata approvata la legge per la tutela, valorizzazione, promozione e sostegno alle bande musicali, fanfare, cori e gruppi folk della Lombardia: un provvedimento importante che riconosce e sostiene le realtà musicali che, da secoli, sono l’espressione più autentica dell’identità e dell’anima dei nostri territori.
Ospite speciale il Coro Idica di Clusone
“È stato un onore oggi ospitare il Coro Idica di Clusone in Consiglio regionale della Lombardia: abbiamo assistito all’esibizione di un coro storico che da anni porta avanti e incarna la tradizione canora alpina, un patrimonio immateriale fondamentale per la valorizzazione culturale del nostro territorio. La legge approvata oggi serve proprio a questo: garantire a queste vere e proprie istituzioni culturali un sostegno da parte di Regione “, dichiara Michele Schiavi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia. “La musica popolare non è solo memoria, è vita – prosegue Schiavi -. In ogni angolo della Lombardia ci sono melodie che raccontano la storia, i valori e la passione delle nostre comunità. Questa legge è un atto di rispetto verso chi tiene viva la nostra tradizione e la trasmette alle nuove generazioni”.
“Siamo molto orgogliosi di rappresentare i cori lombardi – aggiunge Simona Visinoni, presidente del Coro Idica -. Abbiamo cantato La Rosa dei monti per raccontare Clusone e altri due brani della nostra tradizione che attraversa la musica tramandiamo da oltre 60 anni. E’ stata una bellissima giornata e ringraziamo Michele Schiavi per l’invito”.
Le principali novità
La nuova norma punta a garantire un sostegno concreto a bande, cori, fanfare e gruppi folk presenti sul territorio, valorizzando un patrimonio immateriale che rappresenta un elemento fondante della cultura lombarda
Tra le principali novità introdotte, il riconoscimento “Borgo custode del patrimonio musicale lombardo”, destinato ai Comuni che si distinguono per la conservazione e la trasmissione delle tradizioni musicali, e l’istituzione di un bando annuale da 60.000 euro per il triennio 2025-2027, finalizzato a sostenere economicamente le realtà musicali locali. Per quest’anno è anche previsto un finanziamento di 700mila euro.
Come spiega il consigliere, “Una tradizione vive se viene ascoltata, condivisa, sostenuta. Con questa legge non ci limitiamo a conservare il passato, ma costruiamo il futuro della nostra identità culturale. Le bande, i cori, i gruppi folk non sono folklore da cartolina: sono presidi di comunità, educazione e appartenenza”.
“Un grazie sentito al collega Floriano Massardi, primo firmatario della legge, e al collega di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini, che ha dato un contributo fondamentale alla stesura e alla elaborazione del testo – conclude Schiavi –. E un ringraziamento speciale a tutte le realtà che ogni giorno fanno vivere la nostra musica popolare. Oggi celebriamo non solo una legge, ma un patrimonio che appartiene a tutti i lombardi”.
Sì unanime alla Legge
Il sì alla Legge è stato unanime. “Nella nostra provincia – aggiunge il consigliere regionale del PD Davide Casati – bande, cori, gruppi folkloristici sono realtà radicate che consentono di coinvolgere la comunità in diverse iniziative di promozione e valorizzazione della cultura dialettale, delle nostre tradizioni con la riscoperta delle radici che non vanno mai dimenticate. Questa legge -aggiunge – è un primo passo per consentire a regione di sostenere – anche finanziariamente e in modo strutturato – le tante realtà e associazioni formate da volontari che svolgono un importante compito non solo musicale e culturale ma anche sociale, perché contribuiscono a rafforzare il senso di apparenza alla comunità e valorizzare la partecipazione dei cittadini ad alcuni momenti importanti della vita pubblica”.
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