Cronaca
Vigili del Fuoco in stato di agitazione, a Bergamo si cercano risposte
Proclamato lo stato di agitazione nella caserma dei Vigili del Fuoco di Bergamo: sede, relazioni sindacali e gestione economica sotto la lente

Diversi sono i motivi che hanno spinto le segreterie provinciali di FNS CISL e CONAPO a proclamare lo stato di agitazione dei Vigili del Fuoco della provincia di Bergamo. Da mercoledì 16 aprile le bandiere dei due sindacati sono esposte fuori dalla sede di via Codussi.
In una lettera inviata alle autorità competenti, Matteo Cavalletti e Enzo Sinaguglia, segretari generali di FNS e CONAPO Bergamo, hanno espresso la volontà delle organizzazioni sindacali di non retrocedere dall’intenzione di manifestare il loro aperto dissenso nella gestione del Comando dei Vigili del Fuoco, chiedendo inizialmente l’attivazione della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione.
I motivi che spingono i due sindacati, si legge nel documento, sono “la grave condotta antisindacale per strategie direttive e gestionali del personale intraprese senza alcun confronto con le Organizzazioni Sindacali, con gravi impatti sulle risorse umane del comparto; nessun riscontro da parte del comando a tante richieste di incontro e note sindacali inviate”.
Vigili del Fuoco di Bergamo in stato di agitazione: carenza del 35% del personale
Vengono inoltre contestati la permanenza nella sede aeroportuale di personale parzialmente privo di requisiti formativi e il “reperire personale idoneo per integrazione, talvolta a servizio già iniziato. Inoltre, si lamenta “una mancanza di direttive chiare, della pubblicazione di titoli abilitativi al servizio aeroportuale di tutto il personale operativo; una gestione economica e un dispendio per spostamento di risorse a compensazione di carenze e mancanze di requisiti formativi; la delegittimazione del ruolo del capo turno al quale manca la dovuta chiarezza normativa e formativa per permettere la redazione del servizio in ottemperanza alle normative; una grave carenza di organico che non consente di garantire il dispositivo minimo di soccorso e la corretta composizione delle squadre di soccorso”.
“Per questo dunque, servirebbe l’assegnazione di personale per coprire una carenza di circa il 35% del personale operativo, oppure aumentare il budget di ore di lavoro straordinario per carenza di personale in attesa che venga assegnato il personale mancante; la sede centrale è in evidente stato di abbandono, e con importanti problemi di igiene nella quale da tempo non si effettuano azioni di manutenzione, nemmeno ordinaria.. Unico accorgimento, l’apposizione di cartelli con scritto “attenzione al pericolo”. Necessario è inoltre l’adeguamento degli spazi per il personale operativo femminile”.
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