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Cultura

Settimana Santa a Gandino: torna la tradizione della tola

Settimana Santa a Gandino con il rituale del Talacimanno e della Tola sul campanile della Basilica

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A Gandino la Settimana Santa si arricchisce di un’antica e suggestiva tradizione: il ritorno della Tola e del Talacimanno sul campanile della Basilica. Un evento che affonda le radici nella storia e che si rinnova ogni anno a partire dalla sera del Giovedì Santo, coinvolgendo la comunità in un rito carico di spiritualità e identità locale.

Il Talacimanno: le “campane umane” della Pasqua a Gandino

Giovedì 17 aprile, dopo la celebrazione della Messa in Coena Domini (in programma alle ore 20.30 in Basilica), le campane tacciono fino alla Veglia del Sabato Santo. A sostituirle ci pensano i volontari del Talacimanno, che con la “tola” (una tavola di legno con doppio battente) e potenti grida, richiamano i fedeli dall’alto del campanile.

Il termine “Talacimanno” fu utilizzato persino da Ludovico Ariosto nel suo Orlando Furioso, per definire i “muezzin d’occidente”. Un richiamo poetico che si lega profondamente alla cultura religiosa e popolare di Gandino.

Un cortometraggio e un premio per celebrare la tradizione

Nel 2023, il videomaker Paolo Colleoni ha dedicato un cortometraggio al Talacimanno, premiato con il Campanile d’Argento al “Sacrae Scenae Ardesio Film Festival”. Il video, disponibile online, testimonia il valore culturale e affettivo di questo rito, che continua a unire generazioni di gandinesi. Anche quest’anno a impersonare il Talacimanno saranno Fulvio Masinari e Celestino Caccia, custodi di questa preziosa eredità spirituale e culturale.

La Cruca: dolce della Quaresima gandinese

Durante la Quaresima e in particolare il Venerdì Santo, a Gandino si prepara anche la tradizionale Cruca, un dolce tipico locale con origini antiche. Come riportato da Antonio Tiraboschi nel 1873, la Cruca è “una vivanda fatta con farina di frumento, zucchero, uva candiotta e altre droghe, cotta nell’olio”.

Questa ricetta è frutto delle contaminazioni gastronomiche avvenute grazie ai mercanti di pannilana, che importarono ingredienti esotici come la cannella e l’uva di Candia (proveniente da Creta, via Venezia).

Oggi la Cruca viene prodotta dai panifici locali: La Spiga d’Oro Anesa, Panificio Picinali e Panificio Persico.

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